Diciassettesimo incontro di scrittura creativa

In un gruppo di scrittura creativa essenzialmente si va alla ricerca del sé creativo.
Si scrive, si legge, si condividono i testi ma anche le frustrazioni, quando questi non soddisfano le aspettative nell'autore, si sperimentano stili e generi, ma soprattutto si raccolgono sfide. 
Sfide letterarie ovviamente, ma non per questo meno complicate come quella di scrivere un racconto che abbia come protagonista non una persona ma un oggetto. 
L'autrice con stile ironico e rispettando le regole che riguardano la presentazione del personaggio, ci regala un momento di divertimento, ilarità e sorrisi. 
Lei e gli altri partecipanti al corso non mi deludono mai!
A volte a fatica, a volte con perplessità riescono sempre a trasformare i titoli assegnati in storie.
Il testo si intitola: il rotolo di carta igienica.


Il rotolo di carta igienica

di P.C. 

“Mamma, ma io sono proprio un rotolo di carta igienica?”

“Certo che sì, caro!”

“Ma tu sei sicura che, quando sono nato, ero proprio un rotolo di carta igienica e non, ad esempio, uno di carta da cucina o un pacchetto di fazzoletti o di tovagliolini???”

“Ma certo, caro. Io sono un rotolo di carta igienica e anche papà lo è e anche i tuoi fratelli e le tue sorelle lo sono. Perché me lo chiedi?”

“Ecco, a scuola mi prendono in giro e mi chiamano “leccaculo” e poi ridono. Dicono che adesso sono bianco ma che un giorno cambierò colore … cosa vuol dire mamma? Comincio a pensare che essere un rotolo di carta igienica non sia poi così bello … ”

“Ma no, caro, tu non cambierai colore, rimarrai sempre bianco, magari con qualche piccola striatura marroncina, di tutte le sfumature del marrone, ecco. Non è un brutto colore, il marrone, ti piace, vero?”

“No, per niente, preferisco il giallo e il rosso, che sono più allegri!”

“Ma vedi, caro, ciascuno di noi, nella vita, ha un compito, una missione da compiere ed è molto importante portarla a termine con impegno e con orgoglio. La nostra, cioè quella di tutti i rotoli di carta igienica, è una missione spirituale perché è puro altruismo. Riguarda gli esseri umani, è qualcosa di bello e utile che sentiamo di dover fare per loro. È l’impronta che vogliamo lasciare nel mondo, o meglio che vogliamo che il mondo lasci su di noi, prima che il nostro tempo sia giunto al termine e si finisca nello scarico. La nostra missione ci rende soddisfatti e felici, anche se non proprio pulitissimi. A te non dispiace essere un pochino sporco, vero???”

“Ma che scarico? Cos’è lo scarico? Ma come, sporco? A me piace essere sempre pulito e profumato!” 

“Ecco, caro, mi dispiace ma questo non posso proprio assicurartelo, anzi è possibile, anzi molto probabile che, quando gli esseri umani sentono una, diciamo così, chiamata interiore ci vogliano al loro fianco, insieme a loro in bagno, ecco, quando questo succede è normale che noi ci si sporchi un pochino … “

“Ma, mamma, perché?”

“Oh, insomma, era meglio se ti parlava tuo padre! Ascolta bene, che ti piaccia o no, noi puliamo i sederi degli umani dopo che hanno fatto la cacca e ora smettila di fare tante storie e stai zitto che sta entrando qualcuno!”

“Valeria, ma basta piangere! Ti cadevano le lacrime nella pizza, non puoi continuare così!”

“Ma cosa ci posso fare, sono disperata! Io lo amo tanto e lui … lui mi ha lasciata per quella cretina!  Almeno tu, che sei la mia migliore amica, dovresti capirmi. Ho deciso, voglio lasciarmi morire!”

“Ma cosa dici? Anzi, devi diventare più bella di prima per farlo rosicare quando t’incontra. Devi mangiare, sei già dimagrita! Mangi??”

“Noooo! Ho deciso che mi lascerò morire di fame e di sete, che non mi laverò più, non mi truccherò più, non mi cambierò più e non uscirò nemmeno più di casa. E non farò nemmeno più la cacca, sono dieci giorni che non la faccio perché mangio poco!”

“Mamma, hai sentito? Quella lì non fa la cacca, mi piace!”

“Shhhh! Zitto che ti sentono!”

“E poi non ho nemmeno più fatto la spesa. In casa non ho neanche la carta igienica!!!” “E cosa mangi?” “Non mangio!” “Ok, domani andiamo a fare la spesa ma senza carta igienica, non si può stare! Dai, infilati nella borsa questo rotolo nuovo della pizzeria, tanto non se ne accorge nessuno … “

“Ciaooo, mamma, vado a casa di questa che non fa la cacca, bye bye!”

“Bene, hai la borsa grossa, nessuno vedrà il rotolo, andiamo adesso; a te ci penso io, e domani ti porto anche il lassativo che prende mia nonna!”






Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Cosa accade ad un secondo incontro di scrittura creativa.

Undicesimo incontro di scrittura creativa.

Terzo incontro di Scrittura Creativa.