Buon fine settimana dal corso di Scrittura Creativa di Unitre Alessandria.
Un giovane di bell'aspetto.di Gianna Fossati
Era una persona all’apparenza del
tutto simile a quelli che si incontrano nei quartieri eleganti delle grandi città, per
vendere aspirapolvere oppure prodotti per pulire le case di lusso.
Al suono del campanello Nino vide
sul monitor un giovane biondo, capelli molto corti e occhiali a giorno, giacca e
cravatta perfette, un grosso borsello a tracolla. Pensò: "Assicuratore? Boh!”
Poi chiese: ”Chi è?”
“Faralli, della ditta aspirapolveri per la casa!” fu la laconica
risposta.
“Ha un appuntamento?”
“Sì, dalla famiglia Farchioni!”
Nino, solerte portinaio di una villetta Liberty sulla collina del Vomero, aprì il cancello riservandosi di verificare l’identità dell’uomo prima di lasciarlo salire. Mentre lo sconosciuto attraversava il vialetto si udì un fracasso improvviso. Una massa informe irruppe dal cancello travolgendo fioriere e bidoni dell’immondizia con un fracasso infernale.
Nino intravide a stento un grosso
cane, sporco, spelacchiato, quasi impazzito dal terrore per i barattoli e altre
diavolerie che gli erano state legate alla coda. Cercò invano di fermarlo, senza
più pensare allo sconosciuto che entrò in casa e salì al terzo piano.
La moglie ottantaseienne
dell’avvocato Farchioni, a tutto quel trambusto, aveva pensato bene di
affacciarsi sul pianerottolo ,chiedendo: ”Cosa sta succedendo?”
Il ragazzo compito che si trovò
davanti la rassicurò: ”Nulla di grave, signora Farchioni. Ci sta pensando il
portinaio. Lei sta bene?”
“Io sì, grazie, ma lei chi è?”
“Vincenzo Russo, per servirla: mi manda
l’amministratore,il ragionier Coppola. Per quella perdita d’acqua... Posso? La disturbo?”
La donna, rassicurata, lo
introdusse.
“Di quale perdita si trat…”
Non concluse le frase perché il
ragazzo gentile le spruzzò in viso uno spray e lei si sentì mancare. Fu
cortesemente adagiata su un divano e altrettanto cortesemente derubata di tutti
i preziosi e i contanti che teneva in casa. Il giovane, silenzioso e veloce
com’era salito, ridiscese con il borsello gonfio.
Il portinaio, accaldato e
stravolto, lo guardò esclamando: ”Che disastro! Mo’ è scappato in strada, ma se
becco o fetiente che si è divertito a torturare quel povero animale…!”
“Ci sono troppi delinquenti in
giro, caro signore!” fu la risposta pacata.
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