Buon fine settimana!

Sveta di Patrizia Cancelliere Trovai la lettera nel terzo cassetto dell'armadio, nascosta sotto magliette sbiadite e fuori moda. Mamma sapeva che, quando lei se ne fosse andata, avrei passato del tempo fra le sue cose per sentirla ancora vicina, per non lasciarla del tutto e quindi era certa che l’avrei trovata. L’aveva conservata per me, per darmi la possibilità di prendere la decisione più importante della mia vita. Aprii la busta, indirizzata a lei, e lessi: Cara Emilia, mi chiamo Svetlana, Sveta per gli amici e le persone care e sono la figlia di Pietro, l’uomo che è diventato suo marito. Sono nata in un paesino sul Don i cui abitanti hanno assistito con orrore alla disumana “ritirata di Russia” dei soldati italiani. Essi erano nemici per noi ma fra questi uomini, dispersi, che arrancavano a un passo dalla morte e i miei compaesani, donne, vecchi bambini, sfiniti dalla povertà e dalla medesima guerra, si stabilì un’incredibile comprensione ...