Buon lunedì.
Aretha Franklindi Gianna Fossati
Trovai la lettera nel terzo cassetto dell’armadio, nascosta sotto magliette sbiadite e fuori moda.
Oggi
ho deciso, in preda a sacro furore, di ripulire l’armadio: è un lavoro che non
amo affatto, ma quelle maglie che risalgono al Triassico gridano vendetta al
cospetto di Dio.
Al
tatto sotto la lana sento della carta. È
una busta di forma allungata, senza francobollo e senza indirizzo, ma basta un
attimo per individuare il mittente. La tua calligrafia è sempre stata
inconfondibile: uno stampatello perfetto nella sua geometria. Zero
punteggiatura. Nessuna indicazione di data né di luogo. Anche se di tue lettere
ne ho poche, so già che il testo sarà telegrafico.
Quando
l’avrai scritta? Non lo so. Cerco di ricordare, ma non è facile.
Eri
senz’altro fuori città. Torino? Come al solito me l’avrai consegnata a mano, al
ritorno. Mi pare di capire che avevamo avuto una discussione, una delle tante, e
tu avevi voluto rifletterci su.
Mentre
cerco di ricostruire i fatti, mi accorgo che la busta contiene anche
qualcos’altro. È un foglio di carta Fabriano e quando lo apro mi stupisco
piacevolmente. È un tuo disegno, nientemeno che la caricatura di Aretha Franklin.
Un lavoro ancora fresco, spiritoso, preciso nel tratto e nei particolari: una
chioma voluminosa di ricci neri neri, due labbrone spalancate nel canto tanto
che le si vedono chiaramente le tonsille. La corporatura è quella di una donna
che possiede una potenzialità vocale straordinaria...oltre a due piedoni dagli
alluci enormi che battono il tempo.
A
lato, in basso, il solito salame
Sì,
perché Benito Jacovitti era il tuo mito e tu hai saputo interpretarne lo
spirito.
Non
so se ridere o piangere. Come potevo aver dimenticato?
Lo
conserverò con cura, ricordando i tuoi gusti musicali che poi mi hai trasmesso.
Cercherò, tra le decine di CD che mi hai lasciato, quelli della “Regina del
SOUL”.
Mi
aiuteranno a sopportare il caldo di questi giorni. E anche la solitudine.
Adesso
sono certa di una cosa: avevamo vent’anni, allora.
👏👏
RispondiEliminaChe bel testo ti accompagna e ne immagini le espressioni. Brava
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