Buon fine settimana!

Piccola Mary di Gianna Fossati Immerso in un sonno pesante, sentì vagamente una suoneria, ma non si rese conto che era il telefono e che sua moglie si sporgeva sopra di lui per rispondere. No, non era la pelle morbida e profumata della piccola Mary che lui nel sogno stava stringendo a sé. Era il gomito rugoso di sua moglie che lo riconduceva alla realtà e la voce inconfondibile del telefono era quella della Centrale. “Maledizione, una rapina! ”biascicò Bob, afferrando i pantaloni. Sua moglie sbuffò guardando la radiosveglia che segnava le tre. Sempre troppo presto per un uomo che contava i giorni che lo separavano dalla pensione. Si vestì automaticamente e, come per anni aveva fatto, scese alla sua auto e si sintonizzò sul canale dedicato. Si parlava di un emporio nella Trentacinquesima. Bob pensò subito a un balordo o a qualche tossico, come da routine. Ma mentre si augurava di non dover usare la Beretta M9 che portava alla cintura e che negli ultimi tempi gli pesava sempre di p...