Buon inizio di settimana!

 

Fuori programma
di Roberto Ghione

Era una persona, all'apparenza, del tutto simile a quelli che si incontrano nei quartieri eleganti delle grandi città, per vendere aspirapolveri oppure prodotti per pulire le case.

Quando, quella sera, suonarono alla porta, rimasi sorpreso.

"Strano", pensai, "di lunedì e poi dopocena".

Di solito la nottata della partita a carte era il venerdì. Erano ormai 10 anni che vivevo in quel paesino sperduto tra le montagne.

Un brivido gelido mi corse lungo la schiena.

Mi dissi che avrei fatto meglio a non aprire, ma poi pensai che non sarebbe servito a niente.

L'oscurità era deturpata dalla luce del porticato. Faceva freddo, ma l'uomo in piedi di fronte a me, sembrava non accorgersene.

Era decisamente elegante.

Completo fumo di Londra, scarpe artigianali di un buon cuoio morbido, sul capo un Borsalino leggermente inclinato.

"Posso entrare?", mi chiese, i suoi occhi erano duri, decisi.

Ci sedemmo uno di fronte all'altro, sapevo che, prima o poi, sarebbe successo.

"Non ho paura", esclamai, "Sono pronto".

Mi guardò con rispetto e poi parlò. "Sono venuto a portarla via...questo luogo non è più sicuro per Lei".

 


 

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