Arte e scrittura o scrittura e arte...
Ecco il testo di un esercizio assegnato lo scorso lunedì.
A «ispirarmi» un quadro di Gianna Fossatti.
Il titolo: Qualunque cosa tu ci veda di Patrizia Cancelliere.
Qualunque cosa tu ci vedaImpressioni dal quadro “Green” di Gianna Fossatidi Patrizia Cancelliere
Jolanda Bellagamba, docente dell’Accademia di belle Arti di
Roma, deve correggere i saggi dell’esame scritto del corso di Critica
dell’espressivismo dell’arte figurativa dei primi del 900. Il tema è l’analisi
dell’opera “Green”, olio su tela di Agostino Fossati.
Leggere i testi di critica è spesso una noia; Jolanda è
attrezzata con un bel tazzone di caffè, i biscotti, sigarette e accendino.
Attacca con il lavoro di Samantha Balzi e legge:
“L’omosessualità di Agostino Fossati, meglio conosciuto come “Gianna”, lo ha
sicuramente spinto ad ambientare parecchie figure falliche ritte nel verde
sconfinato, nel tentativo di armonizzare corpo e spirito in una profonda
connessione con la natura. Possiamo definire questo quadro come il manifesto
inconsapevole del movimento LGBT; i colori che simboleggiano l’attrazione verso
lo stesso sesso e quelli che la simboleggiano verso il sesso opposto, si
fondono, scaldati da un sole rovente, una specie di divinità alla quale tutti
gli esseri rendono omaggio. La pennellata è magra e leggera, fluida come i
generi qui rappresentati.”
Jolanda si guarda per bene il quadro, sospira e prende un altro
saggio critico, quello di Piercarlo Gheusa. “Agostino Fossati, detto “Gianna”
per le sue spiccate tendenze omosessuali, è noto soprattutto come pittore
vedutista; in questo quadro, dalle pennellate grasse e pesanti, la sua pittura d'ispirazione
romantica è rivolta alla rappresentazione del reale sotto l'influsso
dell'esperienza macchiaiola. Ben si distinguono, ancorché appena accennati, i
volti di giovani disperati alla ricerca della loro identità sessuale, le bocche
aperte in un urlo cristallizzato, spalancate come nere voragini, le espressioni
sono di dolore e sofferenza. Il quadro rappresenta un raduno tipo Woodstock un
attimo prima che degeneri in un’orgia collettiva.”
Jolanda ha una vampata di calore, deve essere la menopausa.
“Sono troppo vecchia per questo lavoro”, pensa, “a me sembra soltanto
un prato con dei fiori.”
Complimenti a Patrizia per il bellissimo racconto e a Gianna per il quadro, molto bello, semplice e suggestivo lascia spazio a diverse interpretazioni.
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