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Visualizzazione dei post da settembre 8, 2024

Il racconto di Patrizia Cancelliere

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 I l testo che inizia con l’incipit tratto da “Il rifugiato dell’abbazia” di Peters. Sei stato grande! di Patrizia Cancelliere   Tutto ebbe inizio come hanno sempre inizio le peggiori tempeste, precedute da calma e quiete, tanto effimere quanto illusorie.  Nell’aula il silenzio era assoluto ma gli animi degli studenti della III A del liceo classico erano in subbuglio. Ciascuno contemplava, con sguardo vacuo, dato l’infimo livello di preparazione dell’intera classe, il testo di Plutarco, autore non facile, ciclostilato malamente sul foglio che il professore aveva appena consegnato.  La distribuzione era stata accompagnata da un discorso che riteneva incentivante. Si era rivolto ai ragazzi sottolineando, in primis, la loro ignoranza cosmica, poi ponendo l’accento sul loro pressapochismo culturale e, infine, ricordando che l’esame di maturità era alle porte. Quella versione, aveva spiegato, poteva fare la differenza: era l’ultima possibilità per essere ammessi, se non con una buona va

Il racconto di Patrizia Cancelliere

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 Incipit: "La famiglia era riunita nel posto riservato ai visitatori" tratto da Il giorno dell'innocenza di Micheal Connely La vita di Angela di Patrizia Cancelliere   La famiglia era riunita nel posto riservato ai visitatori.   Cara Ada, voglio iniziare questa lettera per te condividendo questa immagine che rimarrà per sempre impressa nei miei occhi: la mia famiglia, così estranea, severa e giudicante, che sedeva ingessata e imbarazzata nella sala del convento. La Madre Superiora, che avrebbe dovuto essere pietosa, teneva, invece, una spietata ramanzina a me che, non accettando di prendere il velo, avevo rinnegato il Signore e gettato il disonore sui miei parenti davanti a tutto il paese. Come sai, Ada cara, non mi è stato concesso di terminare l’anno scolastico e prendere la licenza media.   Sono sparita senza una spiegazione, lasciando te, non solo compagna di scuola ma amica e sorella, senza un saluto e un abbraccio. Quella famiglia che, a sette ann