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Visualizzazione dei post da giugno 23, 2024

Il racconto di Gianna Fossati.

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Buona domenica con un nuovo racconto dal gruppo di scrittura creativa dell'Unitre di Alessandria. L'incipit assegnato era:  "Non so da quale facciata sporga, se c'è ancora, il balcone della balaustrata di falsa pomice con vani riempiti di girasoli in ferro battuto." Tratto da L'invenzione di Alberto Vigevani. La casa del mistero. di Gianna Fossati Non so da quale facciata sporga, se c’è ancora, il balcone della balaustrata di falsa pomice con vani riempiti di girasoli in ferro battuto. La facciata anteriore, ornata da decorazioni rétro, dà sulla circonvallazione da cui è separata con una cancellata in stile. Attirava la fantasia di Anna ogni volta che ci passava, incuriosita dall’andamento verticale dell’edificio culminante in una torretta. Chi ci abitava? E perché quella torre? Osservava il giardinetto ordinato in aiuole concentriche, ma senza un’eccessiva fioritura. Immaginava di percorrere il vialetto centrale per arrivare al portoncino e scoprire una r

Il racconto di Patrizia Cancelliere

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Incipit assegnato: Il sole estivo infiammava la campagna e i riflessi dorati del grano maturo si perdevano nella macchia color smeraldo della vegetazione. Tratto da: Il segno dell'aquila di Butticchi.   Il grano non si calpesta di Patrizia Cancelliere   Il sole estivo infiammava la campagna e i riflessi dorati del grano maturo si perdevano nella macchia color smeraldo della vegetazione.   Incongruenti in tutta quella luce e in tutta quella pace, i due soldati feriti, stravolti, appoggiati l’uno all’altro, rappresentavano l’oltraggio crudele dell’uomo sull’uomo e sulla natura.   Appena sbucati dalla boscaglia lussureggiante, fissavano, barcollanti e con occhi spaesati, l’immenso campo di cui non si vedeva la fine nemmeno schermando lo sguardo con la mano. Operazione Overlord, Churchill, Hitler erano stati nomi nuovi per loro, mai sentiti prima nel loro mondo sereno di ventunenni; la guerra era lontanissima, dall’altra parte dell’oceano. Ma poi quel mondo era stato spazzato via e sos

Il racconto di Gianna Fossati

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  Incipit assegnato: Il sole estivo infiammava la campagna e i riflessi dorati del grano maturo si perdevano nella macchia color smeraldo della vegetazione. Tratto da: Il segno dell'aquila di Butticchi.     Andando a spigolare di Gianna Fossati   Il sole estivo infiammava la campagna e i riflessi dorati del grano maturo si perdevano nella macchia color smeraldo della vegetazione. La nonna Maria aveva voluto uscire nelle prime ore del dopopranzo, nonostante la calura. Anna la seguiva, cercando di imitarla e osservando le luci vivide del meriggio. La macchia scura, in fondo alla strada di polvere che avevano imboccato, era formata da gaggie e cespugli di rovo che nascondevano appena il corso del Grue, ridotto a un fiumiciattolo tra le pietre. Anna lo sapeva bene: ci andava di nascosto con le amiche a giocare nell’acqua bassa. Nonna avanzava sicura ma cauta, sbirciando guardinga, gli occhi cerulei attenti, i lunghi capelli fini raccolti con tante forcine in una crocchia. A