Immaginare, ricordare, creare, narrare ...

L’ho già visto quel viso di Emilia Bove “L’ho già visto quel viso”, pensai guardando l’uomo sdraiato sul lettino accanto al mio e ci vollero ore per ricordare dove. In quel tempo passato uno a fianco all’altro senza dire una parola, avevo cercato di farmi venire in mente dove avessi potuto conoscerlo. Siccome dove ci trovavamo non c’era molto da fare ed in qualche modo bisognava trascorrere quell’intervallo prima che ci portassero al reparto a cui eravamo destinati, lo studiai molto bene ma inutilmente. Il suo viso aveva profonde rughe che denotavano che avesse sofferto in un passato relativamente recente, ma ora era stranamente calmo e rilassato come se si fosse lasciato alle spalle tutto senza rimpianti. Non riuscivo proprio a ricordare dove l’avessi visto eppure avevo passato in rassegna tante esperienze della mia vita ma nessuna sembrava includere quel viso, probabilmente dovevo tornare ancora più indietro con il tempo. Intanto attorno a noi ...