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Visualizzazione dei post da agosto 17, 2025

Buon fine settimana!

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  In qualunque posto del mondo di Patrizia Cancelliere Naturalmente sapeva come si chiamava la cameriera e chiacchierò con lei mentre raggiungevano il tavolo accanto alla finestra. E poi si dispose tranquillamente ad aspettare Gloria; quella benedetta donna era sempre in ritardo!  “Te lo dico io! Quella era una vera stronza!” Maria, impettita sulla sedia, si faceva le sue ragioni con veemenza. “Lo ha fatto apposta a farmi coniugare il futuro semplice di ‘irrorare’ ben sapendo che avevo la erre moscia. Io ero capace, perché ero una secchiona, ma non ho risposto. Poi ho dovuto scegliere fra la derisione sicura e l’insufficienza sicura e ho cominciato, ‘io ivvovevò, tu ivvovevai ..’ e la classe, come temevo, è esplosa in un boato di risate. E allora tu sei saltata su e le hai chiesto perché non mi aveva chiesto di coniugare ad esempio ‘fischiare’ o ‘ballare’ o ‘mangiare’ o ‘poppare’ che hanno una erre sola. Lei, arrabbiatissima, ha detto che voleva insegnarci un verbo nuovo...

Non manca poi molto al Natale! Buon giovedì!

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  L’importante è crederci di Patrizia cancelliere   Ciò detto scese con lei in cucina e diede un’occhiata in giro, per vedere se c’erano novità a conferma delle sue teorie. La Bea lo seguiva, timorosa, dopo la sparata che lui aveva fatto la sera prima; purtroppo, Enrico aveva spesso ragione ma lei sperava con tutto il cuore che questa volta si sbagliasse.   Bea e Enrico, Enrico e Bea, mai visti un fratellino e una sorellina più legati. Li separavano a malapena due anni d’età ma Enrico, 8 anni, aveva subito interpretato il ruolo del maggiore responsabile e affettuoso e si occupava di Bea, 6 anni, con tenerezza e sollecitudine. Da sempre, iniziate le vacanze di Natale, tutta la famiglia si trasferiva in montagna, nella casa dei nonni, per una ragione ben precisa. Nella accogliente cucina si allestiva il grande albero, illuminato di lucine magiche e ornato di antiche, delicate palline di vetro che i bambini potevano guardare ma non toccare; nell’angolo in fondo in fondo,...

Buon lunedì

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  Vacanza al lago  di Gianna Fossati. Naturalmente sapeva come si chiamava la cameriera e chiacchierò con lei mentre raggiungevano il tavolo vicino alla finestra. Parlarono del tempo e del menu del giorno, ma Miranda si guardò bene dall’accennare a Emma i suoi pensieri della notte. Sperò di non avere gli occhi cerchiati per lo scarso riposo e che il correttore avesse fatto il suo dovere. L’acqua del lago brillava sotto il sole. Era bel tempo come lo era sempre stato in quella vacanza, in realtà una fuga, un’evasione ben pianificata da vincoli familiari e routine quotidiana. All’inizio era stata un’avventura entusiasmante, seducente, ma ormai da giorni Miranda si era accorta che il gioco non valeva la candela.  Mentre si sedeva al tavolo, si ripeté per l’ennesima volta che il suo partner si era rivelato ben al di sotto delle aspettative: tra l’altro geloso e pignolo fino alla pedanteria. Come ogni mattina avrebbe trovato da ridire sulla colazione o sulla disposizione degli...