Tre personaggi attorno a una tavolo.

 

TRE PERSONAGGI INTORNO A UN TAVOLO 
di Alessandra Santoboni.

Iniziamo bene! Qui un tavolo vero e proprio non c'è ma solo "l'anima” di tre personaggi che si ritrovano insieme.

C'è un luogo, né troppo vicino né troppo lontano, in cui vivono tre bambini: Invidia, Gioia ed Equilibrio.

Si conoscono da sempre, ma non sempre sono andati molto d'accordo, o meglio, Invidia non è mai andata d'accordo con nessuno di loro due perché trovava sempre in loro qualcosa che le dava "fastidio".

Ogni volta che Gioia la incontrava cercava il modo di parlare un po' con lei, di stare in sua compagnia, a volte invitandola a fare merenda insieme, ma

Invidia trovava sempre una scusa per stare per conto suo e guardarla da lontano mentre chiacchierava "gioiosamente" con Equilibrio.

Lui era un bambino tranquillo, pacifico ed era molto dispiaciuto nel vedere come i tentativi di Gioia, di coinvolgere Invidia nel loro gruppo, fallissero sempre. Avrebbe voluto fare qualcosa di più, ma non sapeva " cosa" e "come" questo sarebbe stato possibile, eppure lui " equilibrato" com'era, non avrebbe dovuto far fatica a trovare il modo giusto, ma ancora non c'era riuscito.

Pensa, pensa, pensa, una notte, guardando il cielo stellato, ebbe un'illuminazione, così decise di invitare, per la sera successiva, le due bambine a casa sua inventando una festa che non c'era ma che sapeva alla quale nessuna di entrambe avrebbe rinunciato, una per " curiosare" sugli invitati, l'altra per il piacere di essere in loro compagnia.

Naturalmente, quando quella sera le due bambine arrivarono nel giardino della casa di Equilibrio non videro nessuno, non sentirono la musica di nessuna festa ma solo la quiete di una qualsiasi notte d'estate piena di stelle.

Incuriosite chiesero al loro compagno dove fossero gli altri invitati e perché ci fossero solo loro due, una di fianco all'altra, e lui, con la sua proverbiale calma disse di non guardare "intorno" a loro ma "sopra" di loro. Di guardare quell'immenso cielo così scuro ma che brillava comunque perché illuminato da miliardi di stelle, e poi guardando dolcemente Invidia negli occhi disse: "Vedi? Voi due siete come questo cielo pieno di stelle dove solo la presenza dell'uno può donare bellezza all'altro. Il cielo non sarebbe così luminoso per il suo colore nero se non ci fosse la luce delle stelle e loro non potrebbero risaltare se non ci fosse uno sfondo così scuro. Ora hai capito?" Chiese alla bambina. "Hai capito cosa voglio dirti Invidia? Tu non devi dispiacerti di nessuna cosa che Gioia, o qualunque altro possa avere, perché tu sei importante per quella che sei e che ognuno di noi ha qualità bellissime!! Che ognuno è importante e speciale nella sua diversità perché è la diversità che completa!!”

Invidia capì, per la prima volta, che non doveva dispiacersi di nulla che non avesse e che trovava negli altri, perché lei era speciale così com'era!!

Una lacrima scese sulla sua guancia, poi guardò Gioia e la vide sorriderle dolcemente, fu allora che la prima volta si abbracciarono ed entrambe, emozionate, strinsero nel loro abbraccio anche il loro amico.

Felici tornarono ognuno alla propria casa, grati per quanto era accaduto. Equilibrio ebbe la sua soddisfazione!!



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