Prima lezione
Non ha un titolo specifico, il corso di
scrittura creativa proposto quest’anno all’Unitre di Alessandria, ma di sicuro
ha incontrato l’interesse di tante persone, poiché la stanza dove ci ritroviamo
da anni, è diventata quasi piccola.
Per questa ragione mi è stato proposto
di cambiarla, di spostarci un’aula più grande ma, almeno per il momento,
abbiamo deciso di restare dove siamo.
Perché?
Perché quando si scrive anche il «luogo»
è importante. Ognuno di noi ha il suo. È il posto in cui nessuno, tranne noi e
la nostra narrazione potrebbe trovare spazio. In cui la mente si concede di
andare oltre la concretezza delle giornate, del lavoro, del presente, per
iniziare il suo viaggio nel tempo, vicino o lontano dal presente ma comunque
delicato da percorrere.
Dopo il primo incontro, nel momento in
cui sono stati letti gli esercizi assegnati, il viaggio è cominciato. Prima
stazione le fiabe!
Parto spesso da quelle nei miei corsi.
Le fiabe sono una porta apribile o
aperta verso il nostro mondo interno.
Siano essere raccontate, quindi
rielaborate narrativamente con l’aggiunta o l’omissione di dettagli rispetto al
testo iniziale, oppure scritte appositamente, raccontano qualcosa. Mostrano e
ci mostrano aspetti ignorati o non colti, utili e comprendere sensazioni,
giudizi, comportamenti e copioni.
Tra gli aspetti individuali che
maggiormente vengono esplorati e sviluppati ci sono la capacità di osservare le
esperienze e le relazioni attraverso una comunicazione fatta con personaggi
fantastici, a cui poter attribuire doti e difetti senza alcun limite.
Le carte di Propp, assegnate casualmente
saranno personaggi che aiuteranno a scrivere la prima fiaba di questo nuovo
anno accademico.
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