Fine estate narrativa.
Si conclude con il testo di oggi la vetrina di racconti estivi proposti dai partecipanti al corso di scrittura creativa avanzato dell'Unitre di Alessandria. A ottobre riprenderemo le lezioni (se qualcuno volesse avere informazioni in merito può lasciare un messaggio qui o su Fb) con, in programma, nuove, interessanti proposte che condivideremo con voi che ci avete seguiti (e siete stati tanti) in questi caldi mesi.
Grazie!
HopeDi Alessandra Santoboni
Era sempre stata una bambina fantasiosa
Hope, forse un po' troppo direi, per chi si ritiene nella " normalità “,
concetto questo obsoleto e alquanto opinabile. Le sue idee sugli spiriti dei
morti e la " possibilità " di parlare agli angeli, era questo quello
che la rendeva " strana" ma la naturalezza e l'entusiasmo con cui lo
faceva era ciò che, comunque, affascinava chi si trovava ad ascoltare i suoi
aneddoti. Molti gli scettici a riguardo, e non solo tra i conoscenti vari, ma
purtroppo anche sua sorella Megan che però, per " amor di sorella", con
pazienza l'ascoltava.
È l'alba e quel piccolo raggio di sole
che raggiunge i suoi occhi, è sufficiente per svegliare Hope, apre un occhio, poi
l'altro e a fatica riesce ad aprirli entrambe ma in quell'istante una
folgorazione!! Il ricordo improvviso di quanto accaduto la notte precedente è
così nitido da farle fare un balzo nel letto. Si alza di scatto e in un attimo
è già in cucina a preparare la colazione deve raccontare a Megan quanto di
straordinario è accaduto. "Dopo questo non potrà non credermi..."così
Hope si ripeteva nella mente e, con voce squillante, gridò: "Megan
svegliati!!!..scendi in cucina!!Ho preparato i pan cake!!..devo raccontarti una
cosa!!! Megan scendi!!!"
Quel "richiamo" così
squillante ed energico non poté' non svegliare Megan che quella mattina aveva
deciso di dormire un po’ di più visto che era domenica e non sarebbe dovuta
andare a lavoro avrebbe voluto ma così non fu.
L'insistenza di Hope nel chiamarla non
le diede tregua e capi' che comunque il suo progetto di "prendersela comoda
“era svanito. "Cos'hai Hope? Cosa è successo? Arrivo sì, arrivo!!"
Barcollante Megan scese le scale fatto
l'ultimo gradino, che la portava direttamente in cucina, è lì che trovò il viso
raggiante di sua sorella, trepidante di raccontarle quanto accaduto. Hope fece
sedere Megan davanti al grande tavolo di noce che quella mattina era più
imbandito che mai caffè caldo sciroppo d'acero latte e dei morbidissimi pan
cake che aspettavano solo di essere mangiati! Intanto Hope si era seduta
proprio di fronte a Megan, la guardava dritta negli occhi e cercando di
ritrovare una "certa pacatezza", cominciò a raccontare del suo "
incontro speciale".
"Un uomo Megan! ieri notte un uomo
è venuto a trovarmi!!"
"Come un uomo? Chii???"
"Ma non si tratta di un uomo in
carne ed ossa, ma di uno spirito!!!"
"Uno spirito? Di nuovo Hope? Ancora
con queste storie!!! Devi smetterla di credere ai fantasmi!!Non
esistono!!!"
" E invece sì!!! Ti dico che era lo
spirito di un uomo quello che si è presentato a me ieri sera!!! Ha saltellato
sul mio letto!! Avanti e indietro!!Dapprima ho sentito una voce come provenire
da una vecchia radio, sai tipo quelle degli anni 50. Poi ho sentito il mio
cuscino sprofondare, come quando qualcuno poggia la sua testa di fianco alla
nostra e poi ha cominciato a saltellare nel letto!!! Credimi, ho sentito il
materasso sprofondare sotto i suoi passi. Sai sono rimasta incredula anche io
per un po',poi mi sono resa conto che stava accadendo davvero e quindi la cosa
ha cominciato ad infastidirmi tanto che di botto mi sono tirata su dal mio
cuscino e seduta in mezzo al letto ho
gridato:" Adesso basta!! Pensa, è bastato che dicessi questo in modo
deciso che il mio " visitatore" è sparito. Mi credi Megan? Mi
credi?"
Megan era basita incredula. Un mix di
meraviglia e sgomento pervadevano ora la sua mente e la sua anima. Poteva
crederle? La sua mente razionale rifiutava tutto questo, ma qualcosa in fondo
al cuore, e le vibrazioni sulla sua pelle le dicevano che Hope non mentiva, che
qualcosa di straordinario era veramente accaduto e poi, quella luce negli occhi
di sua sorella non potevano farla dubitare In quell'istante, abbassando lo
sguardo nella tazza del caffè caldo sotto il suo naso, vide che si era formato
un piccolo cuore con la schiuma del caffè allora di botto li rialzò e in quell'istante, incrociandoli con
quelli brillanti di sua sorella che le sorridevano capì che Hope aveva veramente un dono speciale che non mentiva Ora finalmente le credeva.

You’re fantastic Alessandra.. don't give up, keep going, I like your stories😉🥰
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