Il racconto di Patrizia Cancelliere

 L'incipit è tratto da: Cerchi e croci di Ian Rankin 


Amore senza confini
di Patrizia Cancelliere

La ragazzina emise un grido, uno soltanto e poi rimase immobile, congelata, costretta dalla sua paura con la schiena contro la parete, gli occhi sbarrati a catturare ogni mio movimento per anticiparlo, per fuggire o combattere, chissà cosa le avrebbe suggerito il suo cervello.

M’individuò nonostante avessi cercato di confondermi fra le ombre.

Percepii la sua paura, aveva un odore diverso dal solito.

Avevo invaso il suo spazio e la terrorizzavo.

M’immobilizzai anch’io; la osservai, come ormai facevo da giorni, affascinato dal suo profumo e dal calore che emanava.

La notte, mentre dormiva, scivolavo piano piano verso il suo corpo inerte nel buio della stanza. Rimanevo a guardarla, indifesa, e pensavo che l’uomo è uno strano animale che, quando dorme, consegna se stesso ai suoi nemici con una indifferenza stupefacente. Considera la sua casa un luogo sicuro che protegge dal male, ma non da me. Io mi insinuo, cerco un angolo dal quale osservare le mie prede con pazienza e poi catturo, mordo, avvolgo in una rete sottile dalla quale nessuno può sfuggire.

Ma lei aveva una fragranza inebriante, quella della sua pelle, delle sue ascelle, del suo alito mentre dormiva con le labbra semiaperte e io ne fui affascinato.

La annusavo, saggiavo la dolcezza del suo sudore e mi perdevo fra i suoi capelli lunghissimi, sparsi sul cuscino come un’enorme ragnatela fatta di fili spessi, pesanti e scuri nella quale avrei voluto rimanere intrappolato per sempre.

 In quel momento sospeso, mentre ci fissavamo e il tempo non scorreva, capii che, a dispetto della mia natura di predatore, io l’amavo.

E così, folgorato da questo pensiero, rimasi a guardarla, inebetito, abdicando al mio essere e consegnandomi a lei, inerme e adorante.

La ciabattata sul muro produsse un rumore devastante, un vero boato per i miei sensi raffinati. Ringraziando la scarsa mira del mio improbabile amore, scappai a zampe levate a nascondermi dietro un mobile.

Fu una presa di coscienza brutale.

In un momento, tutti i miei sogni s’infransero e compresi che non ci può essere amore fra un ragno, sia pure di bell’aspetto come me, e una ragazzina, meravigliosa, certamente, ma, forse, di mentalità un po’ chiusa e, di sicuro, poco propensa a fare nuove esperienze.

Peccato, aveva un profumo delizioso!






Commenti

  1. Complimenti! Coinvolgente storia di una passione amorosa delusa e tradita!

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