Il racconto di Anna Corti
L’ALBUM
DELLE FOTOGRAFIEdi Anna
Corti
In quest’era
tecnologica parlare di album delle fotografie, intendendo un vero e proprio
album con le fotografie incollate, pare anacronistico.
Ma io non amo scorrere sul telefonino gli scatti che hanno fermato
momenti e persone importanti della mia vita, cioè mi piace rivederli un attimo,
ma desidero poterli sfogliare e conservare negli album che racchiudono la vita
della mia famiglia, dei miei genitori,
nonni e parenti, il cui ricordo andrebbe perduto.
Per questo, ho riordinato gran parte delle foto che
riempivano diversi cassetti, scegliendo quelle che mi paiono più
rappresentative, cominciando dai bisnonni, raffigurati sulle foto color osso di seppia ormai ingiallite
Credo che i miei nipoti non ne abbiano mai sentito parlare,
se non di sfuggita in qualche riunione familiare. Ho quindi scritto su ogni
foto i loro nomi ed il grado di parentela, fino praticamente ai giorni nostri,
cioè fino alle Comunioni e Cresime di Edo e Bea, una decina di anni fa.
Da allora, le foto
sono ormai soltanto sui telefonini e non
ho più avuto il piacere di tenere una fotografia fra le mani. Chiederò
quindi ai miei tecnologici figli e
nipoti di stamparmi quelle che sceglierò dall’album del telefonino, per continuare a raccontare il cammino delle
nostre vite.
Non si rendono conto che sfogliare quegli album significa
rivedere la nostra vita scorrere come un fiume. Un piccolo ruscello che sgorga
fra i sassi, correndo verso valle gorgogliando, saltando impetuoso, allegro,
senza freni finchè non incontra sassi
più grandi che rallentano la sua corsa e lo costringono anche a cambiare
direzione. Andando verso valle il percorso diventa sempre più arduo, i sassi
diventano massi che interrompono il suo cammino e lo obbligano a fermarsi e a
riposare formando un piccolo lago. Ma anche il lago, aiutato dagli immissari
che giungono da altre valli, trova la
sua via d’uscita e scorre nuovamente placido e tranquillo diventando un grande
fiume sempre più imponente. Ormai nulla lo può fermare!
Ma arrivano improvvisamente e inaspettate le cateratte che
rimettono tutto in discussione. Bisogna nuovamente raccogliere le forze e
superare anche le cateratte!
Certo, il fiume lo farà, perché deve continuare il suo
percorso, supererà anche questo ostacolo e finalmente scorrerà lento e arriverà
fino alla foce, dove si abbandonerà sereno all’immensità del mare.
Commenti
Posta un commento