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Riprendono a ottobre gli incontri di scrittura creativa!

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Qualche informazione in più sul mio corso di Scrittura Creativa – presso l’Unitre di Alessandria - al quale sarà possibile iscriversi da oggi.  Gli incontri si terranno il lunedì e il mercoledì a partire dal 13 ottobre con orario 16.30 – 18.00 in via Wagner 38, D. Il laboratorio è rivolto a chi vuole sperimentare la narrazione attraverso i vari generi dalla narrativa.  I partecipanti, apprenderanno, attraverso una didattica articolata, l’uso delle strategie narrative: -           come creare il personaggio principale e quelli secondari -           come scegliere e descrivere le ambientazioni, -           come far evolvere le trame e i protagonisti delle storie, nel rispetto delle parti che caratterizzano un racconto o un romanzo trasformando l’idea di storia in un testo.  Verranno inoltre aiutati a percorrere un viaggio a tappe tra la ricerca di ispirazione, ...

Inizio autunno narrativo!

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Il 16 settembre si apriranno le iscrizioni all'Unitre di Alessandria.  Tra i corsi proposti troverete anche quello di SCRITTURA CREATIVA che inizierà il 13 ottobre alle 16.30 e si terrà presso l'Ex Taglieria del Pelo in via Wagner, 38/D ad Alessandria.  Il laboratorio è rivolto a chi, attraverso lezioni teoriche, lo svolgimento di esercizi e il confronto con gli altri iscritti, voglia sperimentare la narrazione attraverso i vari generi dalla narrativa per l’infanzia al romanzo storico.  I partecipanti, apprenderanno, attraverso una didattica articolata, l’uso delle strategie narrative, come creare il personaggio principale e quelli secondari, come scegliere e descrivere le ambientazioni, come far evolvere le trame e i protagonisti delle storie, nel rispetto delle parti che caratterizzano un racconto o un romanzo trasformando l’idea di storia in un testo.  Verranno inoltre aiutati a percorrere un viaggio a tappe tra la ricerca di ispirazione, le emozioni che muovono l...

Fine estate narrativa.

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Si conclude con il testo di oggi la vetrina di racconti estivi proposti dai partecipanti al corso di scrittura creativa avanzato dell'Unitre di Alessandria. A ottobre riprenderemo le lezioni (se qualcuno volesse avere informazioni in merito può lasciare un messaggio qui o su Fb) con, in programma, nuove, interessanti proposte che condivideremo con voi che ci avete seguiti (e siete stati tanti) in questi caldi mesi.  Grazie! Hope Di Alessandra Santoboni   Era sempre stata una bambina fantasiosa Hope, forse un po' troppo direi, per chi si ritiene nella " normalità “, concetto questo obsoleto e alquanto opinabile. Le sue idee sugli spiriti dei morti e la " possibilità " di parlare agli angeli, era questo quello che la rendeva " strana" ma la naturalezza e l'entusiasmo con cui lo faceva era ciò che, comunque, affascinava chi si trovava ad ascoltare i suoi aneddoti. Molti gli scettici a riguardo, e non solo tra i conoscenti vari, ma purtroppo anche sua s...

Buon fine settimana!

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  In qualunque posto del mondo di Patrizia Cancelliere Naturalmente sapeva come si chiamava la cameriera e chiacchierò con lei mentre raggiungevano il tavolo accanto alla finestra. E poi si dispose tranquillamente ad aspettare Gloria; quella benedetta donna era sempre in ritardo!  “Te lo dico io! Quella era una vera stronza!” Maria, impettita sulla sedia, si faceva le sue ragioni con veemenza. “Lo ha fatto apposta a farmi coniugare il futuro semplice di ‘irrorare’ ben sapendo che avevo la erre moscia. Io ero capace, perché ero una secchiona, ma non ho risposto. Poi ho dovuto scegliere fra la derisione sicura e l’insufficienza sicura e ho cominciato, ‘io ivvovevò, tu ivvovevai ..’ e la classe, come temevo, è esplosa in un boato di risate. E allora tu sei saltata su e le hai chiesto perché non mi aveva chiesto di coniugare ad esempio ‘fischiare’ o ‘ballare’ o ‘mangiare’ o ‘poppare’ che hanno una erre sola. Lei, arrabbiatissima, ha detto che voleva insegnarci un verbo nuovo...

Non manca poi molto al Natale! Buon giovedì!

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  L’importante è crederci di Patrizia cancelliere   Ciò detto scese con lei in cucina e diede un’occhiata in giro, per vedere se c’erano novità a conferma delle sue teorie. La Bea lo seguiva, timorosa, dopo la sparata che lui aveva fatto la sera prima; purtroppo, Enrico aveva spesso ragione ma lei sperava con tutto il cuore che questa volta si sbagliasse.   Bea e Enrico, Enrico e Bea, mai visti un fratellino e una sorellina più legati. Li separavano a malapena due anni d’età ma Enrico, 8 anni, aveva subito interpretato il ruolo del maggiore responsabile e affettuoso e si occupava di Bea, 6 anni, con tenerezza e sollecitudine. Da sempre, iniziate le vacanze di Natale, tutta la famiglia si trasferiva in montagna, nella casa dei nonni, per una ragione ben precisa. Nella accogliente cucina si allestiva il grande albero, illuminato di lucine magiche e ornato di antiche, delicate palline di vetro che i bambini potevano guardare ma non toccare; nell’angolo in fondo in fondo,...

Buon lunedì

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  Vacanza al lago  di Gianna Fossati. Naturalmente sapeva come si chiamava la cameriera e chiacchierò con lei mentre raggiungevano il tavolo vicino alla finestra. Parlarono del tempo e del menu del giorno, ma Miranda si guardò bene dall’accennare a Emma i suoi pensieri della notte. Sperò di non avere gli occhi cerchiati per lo scarso riposo e che il correttore avesse fatto il suo dovere. L’acqua del lago brillava sotto il sole. Era bel tempo come lo era sempre stato in quella vacanza, in realtà una fuga, un’evasione ben pianificata da vincoli familiari e routine quotidiana. All’inizio era stata un’avventura entusiasmante, seducente, ma ormai da giorni Miranda si era accorta che il gioco non valeva la candela.  Mentre si sedeva al tavolo, si ripeté per l’ennesima volta che il suo partner si era rivelato ben al di sotto delle aspettative: tra l’altro geloso e pignolo fino alla pedanteria. Come ogni mattina avrebbe trovato da ridire sulla colazione o sulla disposizione degli...

Buon Ferragosto!

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 Magica Parigi di Roberto Ghione Naturalmente sapeva come si chiamava la cameriera e chiacchierò con lei mentre raggiungevano il tavolo accanto alla finestra.  Era uno dei ristoranti famosi di Parigi. Prenotare un tavolo per cenare voleva dire mettersi in lista e aspettare. Per lui, l tavolo, era a disposizione tutti i giovedì, alle venti e trenta, accanto alla finestra del palazzo in Places des Vosges dove la vista spaziava dalla “Butte Monmartre” sino alla Tour Eiffel    illuminata dalla luna.  Quando arrivava, solitamente puntuale, la cercava con gli occhi.  La cameriera lo raggiungeva, contenta di rivederlo.  “Buonasera Elena, come va?” “Abbastanza bene grazie, e lei?”  “Discretamente.”  Queste parole di circostanza ne celavano altre che entrambi non avevano mai osato pronunciare. Arrivati al tavolo, rimanevano un attimo davanti alla finestra, lontani da tutto, ammirando quel panorama sedu...

Buon inizio di settimana!

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                                   Carina di Gianna Fossati Ciò detto scese con lei in cucina e diede un’occhiata in giro, per vedere se c’erano novità a conferma delle sue teorie… L’occhiata di Pietro fu più che rapida.  Era cambiato tutto: la cucina della nonna come lui la ricordava non c’era più. Mentre sua figlia Elsa magnificava l’opera del loro architetto e si lanciava a parlare di piastre a induzione, di tavolo a scomparsa e di mille novità tecnologiche, come se lui fosse un troglodita invece che un navigato elettricista in pensione, Pietro cercava invano il vecchio camino, il tavolo rettangolare con il piano di marmo, il lavello in pietra con la tendina di cotone a quadretti, il lampadario bianco plissé. Inutile cercare gli antichi profumi dei piatti della sua infanzia. Tutta quella profusione di faretti e le piastrelle color vino gli facevano girare la testa. Quando av...

Buon fine settimana!

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  Sveta di Patrizia Cancelliere   Trovai la lettera nel terzo cassetto dell'armadio, nascosta sotto magliette sbiadite e fuori moda. Mamma sapeva che, quando lei se ne fosse andata, avrei passato del tempo fra le sue cose per sentirla ancora vicina, per non lasciarla del tutto e quindi era certa che l’avrei trovata.   L’aveva conservata per me, per darmi la possibilità di prendere la decisione più importante della mia vita. Aprii la busta, indirizzata a lei, e lessi:   Cara Emilia,   mi chiamo Svetlana, Sveta per gli amici e le persone care e sono la figlia di Pietro, l’uomo che è diventato suo marito. Sono nata in un paesino sul Don i cui abitanti hanno assistito con orrore alla disumana “ritirata di Russia” dei soldati italiani. Essi erano nemici per noi ma fra questi uomini, dispersi, che arrancavano a un passo dalla morte e i miei compaesani, donne, vecchi bambini, sfiniti dalla povertà e dalla medesima guerra, si stabilì un’incredibile comprensione ...

Buon giovedì di agosto!

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  Un marito attento di Roberto Ghione   Ciò detto, scende con lei in cucina e da' un' occhiata in giro, per vedere se ci sono novità a conferma delle sue teorie.   “ Vedi anche tu, Elide, la tovaglia messa da una parte e le sedie spostate come se qualcuno si fosse coricato sul tavolo.”   “ Ma Italo, ci saremo dimenticati di sistemare ieri sera. “   “ No Elide, io sono preciso, qui c è qualcosa che non va, una   presenza... non so, ma lo scoprirò, questa notte dormirò sul   divano in cucina e la vedremo!”   “ Ma Italo, non ti sembra di esagerare!”   “ Non esagero affatto, lo vedrai, tu dormi pure di sopra.”   Passata la notte Italo si sveglia imbronciato per essersi lasciato   cogliere dal sonno e con il disappunto di trovare tutto in ordine.   Sale in camera da letto e trova Elide appena sveglia.   “Elide, la finestra è aperta e come mai, dalla mia parte, il letto   è tutto disfatto?”   “ ...

Buon lunedì.

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                              Aretha Franklin di Gianna Fossati Trovai la lettera nel terzo cassetto dell’armadio, nascosta sotto magliette sbiadite e fuori moda. Oggi ho deciso, in preda a sacro furore, di ripulire l’armadio: è un lavoro che non amo affatto, ma quelle maglie che risalgono al Triassico gridano vendetta al cospetto di Dio. Al tatto sotto la lana sento della carta.   È una busta di forma allungata, senza francobollo e senza indirizzo, ma basta un attimo per individuare il mittente. La tua calligrafia è sempre stata inconfondibile: uno stampatello perfetto nella sua geometria. Zero punteggiatura. Nessuna indicazione di data né di luogo. Anche se di tue lettere ne ho poche, so già che il testo sarà telegrafico. Quando l’avrai scritta? Non lo so. Cerco di ricordare, ma non è facile. Eri senz’altro fuori città. Torino? Come al solito me l’avrai consegnata a mano, al ritorno. Mi pare ...

Ultimo racconto di luglio.

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  Fissare intensamente di Patrizia Cancelliere     Non abbandonava con gli occhi quella finestra dai vetri sporchi, dalla tenda di velluto cremisi che risaliva al tempo di Luigi Filippo. E anche quel giorno, come ogni altro, la sua pazienza fu premiata. Nel suo cuore sapeva che, prima o poi, lei si sarebbe affacciata e allora lui sarebbe stato felice. E quindi non gli era pesante aspettare, lo faceva sempre, più o meno alla stessa ora. Arrivava quasi con indifferenza, guardandosi intorno e fingendo di osservare quel panorama che, in verità, conosceva a memoria.  Se era estate o c’era il sole forte, si fermava un pochino sotto la grande quercia, a rinfrescarsi all’ombra della sua chioma spessa e, a volte, faceva una sosta lì anche se pioveva o nevicava, sebbene l’acqua che gli scorreva addosso non lo infastidisse più di tanto. I fiocchi di neve che gli svolazzavano davanti agli occhi lo rallegravano e, quando era di buon umore, in un gioco infantile, cercava di af...

Buon inizio di settimana dal laboratorio di scrittura creativa dell'Unitre di Alessandria!

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L'antica dimora di Nicoletta Frigo   Non abbandonava con gli occhi quella finestra dai vetri sporchi, dalla tenda di velluto cremisi  che risaliva al tempo di Luigi Filippo. Pensava:  sarà alta almeno tre metri! E tutte quelle  cornici, i vetri colorati, la maniglia di ottone completamente ossidata…come cavolo ci arrivo  sull’arco acuto che sfiora il soffitto? Pulizia acrobatica? Magari un paio di molle sotto le suole  e… «Come le dicevo, la Contessa tiene molto alla pulizia e ora che ha deciso di tornare a vivere  qui al castello, si aspetta di trovare tutto al meglio. Lei è la persona giusta. È sveglia e ha  buon senso pratico. Ha dieci giorni per rimettere a lucido le stanze, dove vivrà la Contessa. In  fondo sono solo quattro, quelle al piano nobile, tutte rivolte a sud. Le più confortevoli. Venga  le mostro le altre.» Seguì perplessa il compassato custode del maniero, vestito come un Lacchè e decisamente  fuori tempo, come tutt...

Le frasi che non dimentichiamo

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Ognuno di noi ricorda le frasi ascoltate o che ci sono state dette durante l'infanzia. Cariche di significati che non sempre siamo stati n grado, allora, di comprendere... L’età del perché di Gianna Fossati.   Non abbandonava con gli occhi quella finestra dai vetri sporchi, dalla tenda di velluto cremisi che risaliva ai tempi di Luigi Filippo. Dalla camera dei nonni, dove Annina, quattro anni, dormiva, si vedeva la casa dirimpetto, con i muri chiari e una finestra con le persiane spalancate e i vetri polverosi sempre chiusi. Annina sapeva bene che, in quelle calde mattinate estive, nonna a una certa ora spalancava tutto, faceva prendere aria a lenzuola e cuscini. Respiravano anche le tendine a fiorellini, così allegre e ariose che non somigliavano per nulla ai tendoni pesanti dal colore troppo intenso che lei continuava a fissare. Le ricordavano il sipario del teatrino della scuola materna. Cosa nascondevano? E perché? Non aveva avuto risposte in casa, ma non desisteva ...

Buon mercoledì!

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  La prudenza di Patrizia Cancelliere   Era una persona, all'apparenza, del tutto simile a quelli che si incontrano nei quartieri eleganti delle grandi città, per vendere aspirapolvere oppure prodotti per pulire le case di lusso. Di solito i suoi gesti erano calmi e misurati ma ora percorreva il ponte a grandi passi lasciandosi alle spalle i giardini del castello. In accordo con la sua rabbia, le falde del cappotto nero, ad ogni passo, sbattevano furiosamente contro le sue gambe. Questa volta l’hai vinta tu , pensava, ma so tutto di te e ti ritroverò . Seduto su una panchina appartata nei giardini del castello di Schwerin, l’uomo tirava molliche di pane alle papere. A quell’ora del mattino i vialetti erano deserti: il freddo dei primi giorni di aprile scoraggiava ancora le passeggiate in quel luogo meraviglioso. Il suo aspetto era anonimo, infagottato nel pesante cappotto nero, il cappello ben calzato, non avrebbe attirato la curiosità di nessuno che si fosse trovato...

Buon inizio di settimana!

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  Fuori programma di Roberto Ghione Era una persona, all'apparenza, del tutto simile a quelli che si incontrano nei quartieri eleganti delle grandi città, per vendere aspirapolveri oppure prodotti per pulire le case. Quando, quella sera, suonarono alla porta, rimasi sorpreso. "Strano", pensai, "di lunedì e poi dopocena". Di solito la nottata della partita a carte era il venerdì. Erano ormai 10 anni che vivevo in quel paesino sperduto tra le montagne. Un brivido gelido mi corse lungo la schiena. Mi dissi che avrei fatto meglio a non aprire, ma poi pensai che non sarebbe servito a niente. L'oscurità era deturpata dalla luce del porticato. Faceva freddo, ma l'uomo in piedi di fronte a me, sembrava non accorgersene. Era decisamente elegante. Completo fumo di Londra, scarpe artigianali di un buon cuoio morbido, sul capo un Borsalino leggermente inclinato. "Posso entrare?", mi chiese, i suoi occhi erano duri, decisi. Ci sedem...

Buon fine settimana dal corso di Scrittura Creativa di Unitre Alessandria.

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  Un giovane di bell'aspetto. di Gianna Fossati Era una persona all’apparenza del tutto simile a quelli che si incontrano nei quartieri eleganti delle grandi città, per vendere aspirapolvere oppure prodotti per pulire le case di lusso. Al suono del campanello Nino vide sul monitor un giovane biondo, capelli molto corti e occhiali a giorno, giacca e cravatta perfette, un grosso borsello a tracolla. Pensò: "Assicuratore? Boh!”   Poi chiese: ”Chi è?”    “Faralli, della ditta aspirapolveri per la casa!” fu la laconica risposta. “Ha un appuntamento?” “Sì, dalla famiglia Farchioni!” Nino, solerte portinaio di una villetta Liberty sulla collina del Vomero, aprì il cancello riservandosi di verificare l’identità dell’uomo prima di lasciarlo salire. Mentre lo sconosciuto attraversava il vialetto si udì un fracasso improvviso. Una massa informe irruppe dal cancello travolgendo fioriere e bidoni dell’immondizia con un fracasso infernale. Nino intravide a stento un ...