Narrazioni estive Unitre Alessandria
Buon inizio di settimana e buona lettura con un racconto dalle partecipanti al corso di scrittura creatina dell'Unitre di Alessandria.
Lo sguardodi Alessandra Santoboni
E se con un fantastico quanto assurdo
salto temporale avessi la possibilità di incontrare oggi il grande Casanova? Se
questo fosse possibile cosa gli direi? Come mi comporterei e meglio ancora come
mi sentirei? Sicuramente come mi sento adesso perché ci crediate o no credo sia
seduto di fronte a me in questa piccola stazione che dal mare mi riporta a
casa. Come faccio a capire che è lui vi chiederete gli occhi, gli occhi non
mentono mai e io quegli occhi quel viso, quello sguardo li avevo visti tempo
indietro in un ritratto e li avrei riconosciuti tra mille.
Il suo sguardo dolce e
"penetrante" al tempo stesso, da subito mi avevano dato sentore di
essere di fronte al grande seduttore ma poi lo chiamarono: "Giacomo!"
Era la voce di una donna, non più
giovanissima ma dai lineamenti gentili, che prorompente entrò in questa piccola
sala d'attesa con gli occhi sgranati di chi ha paura di non trovare ciò che di
"prezioso cerca "e poi ancora
una volta quel nome: "Giacomo" pronunciato con veemenza ma quasi con
tono " spezzato" per paura che a quel nome non corrispondesse nulla che
lui non ci fosse più, invece era lì, fermo, immobile, placido nel suo vestito
di lino bianco che gli dava ancor più l'aria di chi ama " assaporare"
tutto il bello che la vita può regalare. Lei entra, lui la guarda dolcemente,
si alza, le va incontro e asciuga le sue lacrime, poi, sussurrandole parole non
udibili da chi era in quel luogo, riesce a placare il suo pianto, la rasserena
tanto che lei, triste ma finalmente calma esce dalla stazione.
Si risiede Giacomo sulla panchina di
legno di fronte a me e accenna un sorriso, ha letto la meraviglia nei miei
occhi, per come facile fosse stata la sua capacità di sedare quel cuore in
tormento, certo che altro "amore" ci sarebbe stato tra loro che la
passione sarebbe presto tornata a trovarli a " ritrovarli" insieme.
Fu la fierezza di quello sguardo intriso
al punto giusto di dolcezza che mi fece tremare, accallerò i battiti del mio
cuore, sempre avrei voluto incontrare un'anima così capace di far scardinare, anche
solo con uno sguardo, la mia anima, ma forse quella non era una speranza bensì
un ricordo erano due occhi legati ad un passato doloroso, ad un amore vissuto
con passione ma ormai lontano sedato dal tempo e per questo gli sorrisi.
Commenti
Posta un commento